La psiche dell’uomo moderno assomiglia alle reazioni dei pesci nel loro ambiente. Il principio del «Fish Mind» si basa su cinque pilastri. Questi ultimi costituiscono un parallelo sorprendente con il funzionamento dei pesci. Si tratta in realtà di un concetto che consente l’identificazione di cinque problemi velenosi della vita moderna.
— Come il pesce sempre in allerta a causa di un ambiente pericoloso, siamo di fatto in uno stato di tensione quasi permanente, generatore di stress e di perdita d’energia.
— Ci concentriamo in un funzionamento multitasking, sempre più sollecitati quali siamo attraverso le nuove tecnologie. Come il pesce, respiriamo nell’acqua, ma non sono i nostri polmoni che soffocano ma bensì il nostro cervello che è annegato.
— Le difficoltà di memoria e di concentrazione, ben conosciuti dai pesci rossi per esempio (e questo, nonostante la realtà scientifica): la mente è così distratta dal fatto della moltiplicazione degli stimoli che le sue facoltà di memorizzazione e di concentrazione sono compromesse.
— Mordiamo all’esca rapidamente quando un «dolce» ci viene offerto? Abbiamo dei piaceri compulsivi a cliccare e comprare online? Qui, si tratta di un problema di piaceri immediati.
— Il bisogno di controllo è il riflesso delle insicurezze personali: traduce la pressione che pesa su di noi, quella delle esigenze di perfezione che la società ci presenta come modello.
Questo lavoro si propone di studiare i nostri condizionamenti che possono spesso avvelenarci il cervello. È un invito ad una introspezione nel più profondo noi stessi per comprendere le molle dei nostri schemi di funzionamento moderni. Fornisce delle piste e degli strumenti per uscirne fuori o, perlomeno, non lasciarli più totalmente controllare le nostre vite, influenzarci.
Ridiventare un pesce libero in un lago calmo e limpido, insomma.
PUBLISHER: TEKTIME