Silvia (Sylvie), è una novella dello scrittore francese Gèrard de Nerval (1808–1855), scritta nel periodo strettamente precedente alla sua morte e sembra che sia quella che ricorda, più delle altre, la grande crisi ossessiva dell'autore verso la morte della madre, avvenuta quando egli aveva solo due anni.
Da tempo, lo scrittore, soffriva di disturbi mentali ed era stato ricoverato per problemi di schizofrenia. Questa novella, scritta fra due crisi di follia, con una pena e una cura estrema, durante le sue lunghe passeggiate nel Valois, appare nella Revue des Deux Mondes nel 1853, e viene inserita l'anno seguente, tra le Filles du feu (Figlie del fuoco), raccolta di novelle con sonetti delle Chimères (Chimere).
L'autore ama un'attrice di nome Aurelia (Jenny Colon nella realtà) che ogni sera ammira a teatro; ma una notte la lettura di un trafiletto di giornale risveglia in lui “un'eco lontana delle semplici feste della giovinezza”, che si svolgevano in un paese del Valois,